Sei racconti e un intermezzo è il titolo di Agostina Passantino, pubblicato dalle Edizioni Kemonia, che sarà presentato il 16 ottobre, alle ore 18,00, al “Fresco” – giardino e bistrot sito presso il vicolo Brugnò 1, a Palermo.
Dialogheranno con l’autrice: Claudio Mancuso, torico dell’età contemporanea e funzionario demoetnoantropologo presso il Ministero della cultura, è autore di numerosi saggi e volumi sulla storia e sulla società siciliana dall’unità a oggi; e Aurora Randazzo, psicologa, psicoterapeuta e gruppoanalista. Svolge attività in ambito privato a Palermo di consulenza, supporto psicologico e psicoterapia rivolti ad adulti e adolescenti, sia in presenza che online.
Ingresso fino a esaurimento posti.
Un appuntamento imperdibile per tutti i tifosi, presenti – futuri – e passati, del Palermo, “Renzo e Ignazio. Due chiacchiere in attesa della finale” (Edizioni Kemonia) è il titolo dell’imperdibile volume di Enrico Buccheri che sarà presentato giovedì 30 settembre, alle ore 18.00, presso la sala stampa dello stadio Renzo Barbera in Viale del Fante 11, a Palermo. Accoglierà e introdurrà Giovanni Tarantino. Interverrà il direttore di Trm, Alessandro Amato. Sarà presente l’autore. La sala stampa dello stadio Renzo Barbera può ospitare fino a un massimo di 40/45 persone circa, adeguatamente distanziate e con la mascherina. L’accesso di tutti i partecipanti è vincolato all’esibizione del green pass, come da normativa vigente. Il Museum si trova esattamente al piano di sotto rispetto alla sala stampa.
Il libro: “Renzo e Ignazio. Due chiacchiere in attesa della finale” di Enrico Buccheri , Edizioni Kemonia
“29 maggio 2011. A Roma si disputa la finale di Coppa Italia di calcio tra Palermo e Inter. La partita è un momento speciale per i sostenitori rosanero pronti ad assistere all’evento da ogni parte del globo.
Rievocando questa giornata memorabile, l’autore ripercorre i punti salienti della ultracentenaria storia calcistica della città di Palermo in un racconto in cui i protagonisti principali sono la passione per i colori rosanero, che quando accende i cuori lo fa per l’eternità, ed il senso di accoglienza, vera essenza della città. Tutti i calciatori che hanno vestito la maglia rosanero, come ci raccontano Renzo Barbera e Ignazio Majo Pagano, si sono sempre sentiti a casa, anzi hanno vissuto gli anni in questa città come se fossero in Paradiso. Trampolino di lancio per molti giocatori, il Palermo è stata la squadra delle grandi sfide, lasciando a volte l’amaro in bocca ai suoi tifosi e a volte provocando una gioia incontenibile”.
L’autore: Enrico Buccheri nasce a Palermo. Nella città natale è cresciuto e ha completato gli studi fino al conseguimento della laurea con lode in Scienze agrarie. Nel 1999 si trasferisce, per motivi di lavoro, a Budrio, in provincia di Bologna, dove tuttora vive insieme alla moglie Beatrice e al figlio Luigi. Appassionato di sport, in particolar modo di calcio e pallacanestro, ama leggere e scrivere sia in prosa sia in poesia. Renzo e Ignazio. Due chiacchiere in attesa della finale è la sua prima opera.
Appuntamento mercoledì 22 settembre, alle ore 18 e 30, presso Al Fresco – giardino e bistrot, vicolo Brugnò 1 a Palermo, per la presentazione del volume di Chiara Marsala, “Due terre e un cuore – Storia di una ex expat”, Edizioni Kemonia. Insieme all’autrice, interverranno Anna Ponente, direttrice del Centro Diaconale “La Noce” – Istituto Valdese. e Simona Sunseri, fondatrice di Palermo Mamme. Ingresso fino a esaurimento posti.
Due Terre e un Cuore – Storia di una ex expat è un romanzo autobiografico ispirato alle vicende vissute dall’autrice in terra straniera, dal trasferimento fino al ritorno in terra natia. Si potrebbe però definire la storia di molti, di tutte quelle persone che lasciano la propria casa in cerca di fortuna e stabilità. In sette anni all’estero, la protagonista vive le più svariate esperienze: le difficoltà di chi si trasferisce in un altro Paese, superate di volta in volta con fatica, ma anche soddisfazione; il senso di solitudine che si prova a vivere lontano dai propri cari, mitigato dalla nascita di nuove amicizie; la frustrante ricerca del lavoro, bilanciata dai successi ottenuti; gravidanze e aborti, il cui straziante dolore viene placato solo dalla nascita di un figlio; la morte di un amico di sempre e il recupero di vecchie amicizie; infine, l’arrivo del Covid-19, che le fa capire che il mondo senza frontiere di cui pensava di essere figlia è una mera illusione. La protagonista realizza di essere rimasta incastrata tra due terre. Per ritrovare il suo posto nel mondo, capisce di dover scegliere, così da non doversi più sentire costantemente un “pesce fuor d’acqua”. Alla fine, si rende conto che l’unico modo per essere realmente felice sia quello di tornare a casa. Il lettore si identifica negli interrogativi mossi dall’autrice: vale veramente la pena vivere una vita lontano dai propri cari? Oppure è meglio scendere a compromessi lavorativi in favore di una vita felice grazie al supporto delle persone con cui siamo cresciute e che ci vogliono bene? Agli occhi di alcuni il rientro in patria è una scelta sbagliata, ma il senso di vuoto e spaesamento vissuto dalla protagonista dell’opera nel corso degli anni trascorsi all’estero ci fa comprendere come alla fine il ritorno a casa sia stata la soluzione migliore.
Chiara Marsala nasce nel 1985 a Palermo. Laureata in Lettere classiche e in Scienze dell’antichità a Palermo e conseguito un master in Conservazione e gestione dei beni archeologici e storico-artistici a Siena partecipa all’allestimento di sezioni museali e a scavi archeologici in Sicilia, nonché all’allestimento di mostre in Francia e Germania. Durante gli anni in Germania inizia a lavorare nell’ambito del marketing digitale per cui scopre una grande passione. Con l’arrivo della maternità, prima, e del Covid-19, dopo, si dedica alla scrittura del suo primo romanzo Due Terre e un Cuore – Storia di una ex expat, ispirato a esperienze vissute lontano dalla propria terra. Dopo sette anni in Germania prende la decisione di tornare con la propria famiglia in Italia e potersi dedicare ai suoi progetti in Patria.
Appuntamento lunedì 13 settembre, alle ore 17, presso la Sala delle Carrozze di Villa Niscemi a Palermo, per la presentazione del volume, mandato in questi giorni in libreria dalle Edizioni Kemonia, “Sette finestre. Sonate brevi della gente viandante” di Roberto Catalano. Insieme all’autore, interverranno: Agostina Passantino, relatrice; Dario Raimondi, attore; Fausto Lo Verde, attore; e Alberto Maniàci, maestro al pianoforte.
Questo libro raccoglie sette brevi storie di uomini e donne che si muovono fra le disillusioni dell’età adulta adoperando il difficile tentativo di tenere in vita i sentimenti e le promesse fatti in giovinezza.
Ogni racconto è accompagnato da un QR Code che, se inquadrato con uno smartphone, rimanderà a un link Spotify che permetterà di ascoltare la colonna sonora che è stata scelta per ciascuna storia.
Roberto Catalano nasce a Palermo, è laureato in Filosofia e Scienze etiche e lavora come regista d’opera in Italia e all’estero. Ha diretto diversi titoli fra cui il dittico Che Originali!/Pigmalione per il Festival Donizetti Opera di Bergamo, Falstaff per i teatri di OperaLombardia, la Rete Lirica delle Marche e il Teatro Marrucino di Chieti, Il trovatore per l’Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari e Il matrimonio Segreto per l’Ópera de Tenerife in coproduzione col Teatro Regio di Parma e il Teatro Massimo di Palermo. Sette finestre è il suo primo libro.
Per prendere parte all’evento, è necessario essere muniti di green pass o tampone effettuato nelle 48 h precedenti l’evento.
I racconti all’interno di quest’opera hanno come protagonisti uomini e donne già maturi che hanno preso le loro scelte in gioventù e che hanno visto nel tempo sfumare i loro sogni e le loro aspettative. L’amore nasce, cresce, si impossessa di noi e ci spinge a prendere decisioni che poi però, purtroppo, con il passare del tempo ci lasciano un senso di amarezza e di malinconia per quello che poteva essere e non è stato, per quello che è e che vorremmo che fosse diverso. Alla fine però la forza della vita ci impone di reagire, di trovare in fondo al nostro cuore, nonostante le difficoltà, le incertezze e gli eventi che ci hanno reso fragili, una speranza che ci permetta ancora una volta di essere felici. L’amore si trasforma, si riversa nelle cose che abbiamo costruito con tanta fatica e come una forza travolgente ed incontenibile ci dà la possibilità di andare avanti.
La voglia di essere felici accomuna tutti i protagonisti di questi racconti che però sono costretti giornalmente a fare i conti con i propri dubbi, i propri fallimenti e la fine dei sogni adolescenziali. Il tempo scorre e inevitabilmente siamo costretti a reinventarci e a reinventare tutto ciò che ci circonda in un continuo cambiamento che ci allontana dagli ideali della nostra giovinezza e ci impone di trovare una nuova melodia per la nostra esistenza.
Roberto Catalano nasce a Palermo, è laureato in Filosofia e Scienze etiche e lavora come regista d’opera in Italia e all’estero. Ha diretto diversi titoli fra cui il dittico Che Originali!/Pigmalione per il Festival Donizetti Opera di Bergamo, Falstaff per i teatri di OperaLombardia, la Rete Lirica delle Marche e il Teatro Marrucino di Chieti, Il trovatore per l’Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari e Il matrimonio Segreto per l’Ópera de Tenerife in coproduzione col Teatro Regio di Parma e il Teatro Massimo di Palermo. Sette finestre è il suo primo libro.
Maria Giuseppina Mileti
Pagine: 282
Prezzo: 15,90 €
ISBN: 978-88-31257-17-6
Collana: I Vespri 13
Torino e l’amore per l’arte fanno da sfondo ai racconti di vita che l’autrice sapientemente intreccia all’interno di quest’opera. Il vero filo conduttore, però, è l’amore che unisce indissolubilmente due persone, a volte, fino a non poter fare più a meno l’uno dell’altra. Mentre la nostra vita scorre, noi ci lasciamo trascinare e condizionare dalle nostre incertezze, dai nostri ripensamenti, dalle nostre paure, dalle nostre fissazioni e, a volte, dai nostri legami passati, o almeno dal ricordo che abbiamo di questi. Quello che abbiamo scelto per noi non sempre si rivela nel corso del tempo la scelta corretta e basta un niente, magari un incontro improvviso, per cambiare i nostri piani, per stravolgere la nostra quotidianità. Allora, a quel punto, cosa dobbiamo o, meglio, cosa possiamo fare? Far finta che nulla sia successo, che nulla sia cambiato, oppure uscire allo scoperto, mettersi in gioco, non aver paura dei limiti che noi stessi ci siamo imposti? I racconti che si susseguono ci portano a riflettere, a indagare la profondità delle nostre emozioni e delle nostre paure. Talvolta, però, ci troviamo ad essere talmente tanto fragili che assistiamo allo scorrere del tempo e alle circostanze senza riuscire veramente a godere della nostra vita e della felicità. Prima o poi però arriva il momento in cui facciamo i conti con la parte più nascosta di noi stessi e allora il nostro destino ci appare più chiaro di quanto avremmo mai pensato prima.
Maria Giuseppina Mileti nasce a Torino nel 1962 e per i primi nove anni di vita abita in un paese della periferia, Castagnole Piemonte, al quale rimarrà sempre legata, così come a Torino, dove torna spesso. Dal dicembre del 1971 vive a Castelfidardo, nelle Marche. Si è laureata in Giurisprudenza ad Urbino ed attualmente lavora nella Segreteria studenti di Agraria e Scienze dell’Università Politecnica delle Marche. La sua passione però è e sarà sempre la letteratura.
L’amore per la propria città e per la propria squadra di calcio è il tema principale dell’opera. L’autore potrebbe essere paragonato a migliaia di palermitani che amano la loro squadra e con lei e per lei gioiscono e soffrono. E se questa squadra, da sempre condannata a disputare campionati alternanti fra Serie A, Serie B e qualche volta, ahimè, Serie C, riesce a raggiungere un traguardo di valenza nazionale e internazionale, come è la finale di Coppa Italia, scatta nella mente del tifoso una voglia di riscatto che va oltre il semplice tifo.
Questo è quello che è accaduto il 29 maggio 2011. A Roma si disputa la finale di Coppa Italia di calcio tra Palermo e Inter. La partita è un momento speciale per i sostenitori rosanero pronti ad assistere all’evento da ogni parte del globo.
Rievocando questa giornata memorabile, l’autore ripercorre i punti salienti della ultracentenaria storia calcistica della città di Palermo in un racconto in cui i protagonisti principali sono la passione per i colori rosanero, che quando accende i cuori lo fa per l’eternità, ed il senso di accoglienza, vera essenza della città. Tutti i calciatori che hanno vestito la maglia rosanero, come ci raccontano Renzo Barbera e Ignazio Majo Pagano, si sono sempre sentiti a casa, anzi hanno vissuto gli anni in questa città come se fossero in Paradiso. Trampolino di lancio per molti giocatori, il Palermo è stata la squadra delle grandi sfide, lasciando a volte l’amaro in bocca ai suoi tifosi e a volte provocando una gioia incontenibile.
Enrico Buccheri nasce a Palermo. Nella città natale è cresciuto e ha completato gli studi fino al conseguimento della laurea con lode in Scienze agrarie. Nel 1999 si trasferisce, per motivi di lavoro, a Budrio, in provincia di Bologna, dove tuttora vive insieme alla moglie Beatrice e al figlio Luigi. Appassionato di sport, in particolar modo di calcio e pallacanestro, ama leggere e scrivere sia in prosa sia in poesia. Renzo e Ignazio. Due chiacchiere in attesa della finale è la sua prima opera.
Hispirya è un incantevole mondo che ospita popoli dalle misteriose origini, scenario di innumerevoli guerre narrate attraverso i libri e la cui storia ora sta per ripetersi. Ma cosa accadrebbe se gli eventi trascorsi non fossero stati rivelati del tutto? Quando esistono segreti che non è permesso conoscere, la verità può essere tramutata in leggenda…
Dopo essere finiti per sbaglio nel passato al posto del loro maestro, Grow e i suoi due amici Klaus e Sofy dovranno trovare un modo per tornare nel futuro da cui provengono. Per cercare di aiutarli Zaira, formidabile strega nera, accompagnata dal magico samurai Keroshi e da Cloe, un’affascinante quanto pericolosa ninfa dei boschi, li seguirà in questo insidioso viaggio nel tempo!
L’avventura porterà i protagonisti a scoprire nuove realtà e a misurarsi con loro stessi e con la loro amicizia. Nel frattempo pian piano scopriranno quello che conoscevano solo tramite la lettura delle leggende del passato. Il loro ingresso sulla scena però potrebbe cambiare la storia…
Massimiliano Cucina è nato a Palermo nel 1986. Ha studiato per diventare un perito tecnico-commerciale, ma subito dopo il diploma la sua carriera lavorativa ha avuto una totale svolta, permettendogli di inserirsi nell’ambito della ristora¬zione. Tra le sue passioni rientrano gli scacchi e la scrittura, alla quale si è dedicato elaborando una storia che ha deciso di suddividere in una trilogia, di cui questo è il secondo volume. Insieme al presente romanzo ha realizzato un nuovo passatempo per gli amanti dei giochi da tavolo, inserendo all’interno del libro il regolamento e la descrizione di uno speciale mazzo di carte che può essere acquistato separatamente.
“Due poetesse a Palermo” è il titolo dell’iniziativa organizzata dalla libreria Zacco e dalla casa editrice Kemonia, in programma martedì 27 luglio, alle ore 18.30, in corso Vittorio Emanuele 423, che vedrà protagoniste Corrada Biazzo Curry e Daniela Musumeci.
Le autrici, insieme a Valentina Chinnici e ad Alfredo Sant’Angelo, presentano la propria opera poetica.
Appuntamento martedì 6 luglio, alle 18 e 30, per la presentazione del romanzo autobiografico di Chiara Marsala, “Due terre e un cuore – Storia di una ex expat”, mandato in questi giorni in libreria dalle Edizioni Kemonia, nella suggestiva cornice di piazzetta Bagnasco, a Palermo. L’iniziativa, organizzata dalla casa editrice Kemonia insieme alla libreria Mondadori Point di via Mariano Stabile 233, vedrà la partecipazione dell’autrice che converserà amabilmente del proprio libro con Daniela Segreto e Simona Sunseri.
Romanzo autobiografico ispirato alle vicende vissute dall’autrice in terra straniera, dal trasferimento fino al ritorno in terra natia. Si potrebbe però definire la storia di molti, di tutte quelle persone che lasciano la propria casa in cerca di fortuna e stabilità. In sette anni all’estero, la protagonista vive le più svariate esperienze: le difficoltà di chi si trasferisce in un altro Paese, superate di volta in volta con fatica, ma anche soddisfazione; il senso di solitudine che si prova a vivere lontano dai propri cari, mitigato dalla nascita di nuove amicizie; la frustrante ricerca del lavoro, bilanciata dai successi ottenuti; gravidanze e aborti, il cui straziante dolore viene placato solo dalla nascita di un figlio; la morte di un amico di sempre e il recupero di vecchie amicizie; infine, l’arrivo del Covid-19, che le fa capire che il mondo senza frontiere di cui pensava di essere figlia è una mera illusione. La protagonista realizza di essere rimasta incastrata tra due terre. Per ritrovare il suo posto nel mondo, capisce di dover scegliere, così da non doversi più sentire costantemente un “pesce fuor d’acqua”. Alla fine, si rende conto che l’unico modo per essere realmente felice sia quello di tornare a casa. Il lettore si identifica negli interrogativi mossi dall’autrice: vale veramente la pena vivere una vita lontano dai propri cari? Oppure è meglio scendere a compromessi lavorativi in favore di una vita felice grazie al supporto delle persone con cui siamo cresciute e che ci vogliono bene? Agli occhi di alcuni il rientro in patria è una scelta sbagliata, ma il senso di vuoto e spaesamento vissuto dalla protagonista dell’opera nel corso degli anni trascorsi all’estero ci fa comprendere come alla fine il ritorno a casa sia stata la soluzione migliore.